Soluzioni locali joint-venture per una società divisa

Le elezioni del 2024 hanno confermato diverse cose: come società siamo profondamente divisi, diffidiamo gli uni degli altri, e non crediamo nella possibilità della politica per cambiare le cose. Deprimente, ma nulla di nuovo. Già il sociologo Robert D. Putnam ci avvertiva su quanto fosse allarmante il crescente isolamento e l’erosione del capitale sociale, da…

Piano Intercomunale Milanese, 1: Adriano Olivetti (1956)

Il congresso degli urbanisti italiani impostò quattro anni or sono a Venezia il problema dei piani regionali. Si trattava di un problema che era allora alla vigilia di diventare realtà concreta e quel congresso ne indicò le soluzioni, accelerando i tempi, operando nella coscienza della classe politica e della pubblica opinione. Dopo l’opera iniziale benemerita…

Necessità di un piano urbanistico generale a New York (1914)

Il governo delle singole trasformazioni Il ruolo più utile che può probabilmente svolgere la pubblica amministrazione secondo criteri urbanistici generali è il controllo delle trasformazioni e interventi delle proprietà private. Qualunque città soffre, da un puto di vista sia economico che sociale, a causa dello sviluppo edilizio casuale. Oggi, salvo rare eccezioni, qualunque isolato o…

Frederic J. Osborn: Sensibilità pubblica e New Town (1963)

«La teoria urbanistica ritiene che non possa mai essere troppo presto per iniziare a programmare, ma l’esperienza insegna come non ci sarà alcun deciso sostegno pubblico a questo, né si farà comunque a sufficienza ed efficacemente, al di sotto di una certa soglia di verificati problemi locali. In altri termini, la situazione deve peggiorare sino…