Lo strapuntino milanese della partecipazione urbanistica

«Nel 1948 l’Architectural Association – sino a quel momento nota soprattutto per essere la fonte di qualunque fantasticheria megalomane di stampo corbusieriano in Gran Bretagna – fece qualcosa di davvero inatteso: invitò per una conferenza l’architetto anarchico italiano Giancarlo De Carlo. De Carlo era rimasto molto colpito dalla situazione abitativa dei poveri nel suo paese,…

Il verde urbano identitario partecipativo post-moderno

Quando nell’immediato dopoguerra italiano uno degli ex ragazzini terribili del modernismo architettonico, Piero Bottoni, decise di proporre al paese una specie di versione aggiornata dello storico quartiere modello tedesco Weissenhof a un quarto di secolo di distanza, certamente non intendeva passare per qualsivoglia reinterpretazione del modello di neighborhood unit anglosassone, del resto già ampiamente rimaneggiato…