La questione delle abitazioni ha radici urbanistiche lontane

È un insulto ai newyorchesi che subiscono l’impennarsi incontrollato degli affitti e dei prezzi delle case, il fatto che entrambe le Camere dello Stato di New York a maggioranza Democratica abbiano respinto l’ambiziosa proposta della Governatrice Kathy Hochulla scorsa settimana che avrebbe iniziato ad affrontare la crisi del settore. I legislatori sembrano subire il panico…

Le finalità della 167 (1963)

La Legge 18 aprile 1962, n. 167, rappresenta il primo tentativo di porre sul piano legislativo le premesse per superare le catene della Legge Urbanistica del 1942, obiettivo questo che verrà compiutamente conseguito con la nuova legge generale per la pianificazione urbanistica. Trattasi indubbiamente di uno strumento congiunturale, adeguato alle condizioni caratterizzanti un periodo di…

Aldo Putelli: un progetto coerente per la città italiana (1992)

Tecnica, democrazia, coerenza Esistono, nella pubblicistica italiana sulle città, molti indizi di un percorso coerente , che oltre le discontinuità dovute a contingenze interne ed esterne alla disciplina urbanistica, ha determinato negli anni della sua prima legittimazione una evoluzione lineare, tanto quanto complessi e contraddittori erano i fenomeni con cui di volta in volta si…

Copenhagen, 1948: il Piano delle Cinque Dita

Nel 1948 Copenhagen avvia il poi celebrato Finger Plan, il «Piano delle cinque dita», così denominato per la forma della futura città che tanto somiglia ad una mano aperta. Alle sue origini una proposta piuttosto radicale elaborata alcuni anni prima da un gruppo di professionisti indipendenti, che nel 1947 sarà poi sottoposta ad un team…

Giardini tascabili – Harlem 1965: i primi pocket-park

Questo contributo si propone di fornire del materiale conoscitivo su una tipologia dello spazio pubblico urbano assolutamente inedita nella storia della città; una nuova tipologia “nata” a New York alla metà degli anni ’60 e scarsamente indagata nella letteratura urbanistica del nostro paese: i “pocket park”. Dalla loro riscoperta/reinvenzione, grazie agli interventi realizzati a Lione,…

Piccoli spazi urbani di qualità

I piccoli parchi urbani dovrebbero essere qualche cosa di più che dei posti in cui sedersi o giocare. Dovrebbero anche essere delle scene da guardare da lontano; camminando lungo una strada, guardando fuori da una finestra, o cogliendone un’immagine fugace con l’angolo del nostro occhio. Quindi, i piccoli spazi urbani potrebbero contribuire all’interesse, alla varietà,…