Giornata dell’Equilibrio Urbano

Ogni anno a ottobre si celebra la Giornata internazionale delle città, che magari ha un briciolo di senso in più (senza offesa) di altre giornate internazionali che ormai non si negano a nessuno, dal cetriolo di peluche all’acne giovanile dei canguri. Ce l’ha, questo briciolo di senso in più, se non altro per via della…

Il Mozzo Rotante dell’Universo

Tutti si ricordano i cattivissimi Smokers di Waterworld, intenti a raschiare il fondo del barile energetico, prolungando in modo caricaturale stili di vita assolutamente insostenibili nel mondo fatto ormai collassare da generazioni di persone che consideravano quella roba del tutto normale e quotidiana. Divertenti e un po’ patetici, quegli sfumazzanti pirati sulla corazzata rugginosa in…

Mobilità cittadina: il problema non è un altro

Qualche giorno fa, girellando per Milano in un pomeriggio di festa, mi è capitato (credo per la ennemillesima volta in vita mia) di provare a percorrere Corso Sempione in direzione periferia. Classica strada viale a larga sezione articolata in più corsie, del tipo che usavano e usano ancora i manuali per farti vedere in sezione…

La tragedia del rinnovo urbano (1966)

Se il racconto di Robert Moses sulla “riqualificazione urbana” attraverso la “eliminazione dello slum” in stile razionalista sembra restituire un processo tutto virtuoso di modernizzazione, in cui gli ostacoli sono solo burocrazia, interessi particolari, o pura diffidenza al nuovo, vedere le cose dal lato dei veri e propri sfollati, a colpi di ruspa e carta…

Slum e rinnovo urbano (1945)

L’idea della città macchina, del grande progetto definito in tutti i particolari tecnici, ma con obiettivi sociali a diri poco opachi, raggiunge nel caso dello zar dei lavori pubblici newyorchese, Robert Moses, vette davvero inarrivabili. Se nei casi più noti delle grandi autostrade urbane (del resto già ideate negli anni ’20 col Regional Plan) la…

L’era della belva operaia

Le discussioni pubbliche sui casi sempre più frequenti di animali abbattuti per motivi di sicurezza (almeno questa è di solito la motivazione ufficiale, contestata dai critici) sembrano aggirare due questioni convergenti. La prima questione è quella, assai nota ma appunto sempre dimenticata in questo caso, dell’urbanizzazione planetaria, ovvero della trasformazione massificata di superfici e stili…

Development non si traduce con sviluppo

Quando arriva il developer, prima o poi a stretto giro segue per forza il builder, che opera tutte le sue trasformazioni inevitabilmente brick & mortar. Questo inizio un po’ tristemente anglo-caricaturale, solo per sottolineare una cosa: chi vi parla di sviluppo del territorio mente sapendo di mentire, oppure proprio non lo sa ed è pure…

L’idea di città (1966)

Quando, in un primo approccio al fenomeno urbano, in qualsiasi tempo e luogo, anche remoti, si constati la sua indissociabile, attiva compartecipazione, come struttura portante, alle molteplici manifestazioni di civiltà, o se ne osservino le impetuose esplosioni in atto, o quando si tenti, avventurandosi nel futuro, qualche prima sommaria interpretazione della sua dinamica o qualche…

La metropoli circadiana discontinua

Una vecchia canzone swing dell’indimenticato Nicola Arigliano diceva nel ritornello “la cosa è sicura, è solo questione di tempo”. Grande verità, di solito non considerata dentro la solita tendenza a ragionare poco, specie quando ci si lancia dentro a intricati ragionamenti. Come quello sulle aperture domenicali o notturne degli esercizi commerciali, dove se ne ascoltano…

Il mercato contadino è una boiata pazzesca?

Immaginiamoci un dialogo fra voialtri variamente adulti, e un variamente giovane parente o conoscente: “Pierino (o Pierina), vai così bene a scuola, hai anche vinto il premio artistico, e quello di atletica, cosa vorresti fare da grande?”. Attimo di riflessione, e poi da dietro un sorriso variamente sognante o più determinato: “Il mezzadro” (Pierino) oppure…