Figli delle Città

C’è uno stereotipo consolidato, che attraversa l’immaginario e la fiction da parecchi decenni: il ragazzino di campagna in fondo buono, anche se magari monello; quello di città malevolo e vizioso, o quando va proprio bene un perlomeno po’ viziato e malaticcio. Ognuno se li immagini come vuole, questi antenati o protagonisti della devianza urbana simil-punk,…

Spazialismo reazionario o progressista

Si ascoltano spesso chiare esplicite a addirittura programmatiche, le sparate «religioso-naturaliste» soprattutto della mediatica destra americana, ma in fondo allargabili a tutte le analoghe ideologie e movimenti del mondo. La panoplia di argomentazioni dell’internazionale reazionaria è un po’ come l’amato (da loro) sistema tolemaico, dove tutto gira attorno a un unico motore immobile, e quindi…

Cittadini e partecipazione nella pianificazione urbanistica (1950)

Se paragoniamo il costruire una città all’indossare un paio di scarpe, possiamo illuminare alcuni aspetti della partecipazione dei cittadini alla pianificazione. È molto più facile che le scarpe calzino bene se si sono prese le misure di chi le porta: allo stesso modo l’urbanista farebbe bene a consultare la gente per la quale pianifica. Chi…

Il killer della porta accanto

Certe zone semirurali evocano ancora aromi di latte, lontane fattorie, la linee curve delle alture che caratterizzano i paesaggi e segnano i margini dell’area coltivata più intensamente, e così è anche come le percepiscono abitanti e visitatori. Invece nella situazione attuale, pur con le a volte bassissime densità edificate, i caratteri dominanti sono di fatto…

Abbattiamo le emissioni, con la demotorizzazione

Ben oltre lo scandalo prevalentemente mediatico (oltre che finanziario) delle truffe sulle emissioni, la stampa pur a singhiozzo e con una montagna di contraddizioni, ci informa quanto anche i produttori di automobili abbiano chiarissimo che il modello di sviluppo socioeconomico territoriale legato al veicolo in proprietà è al tramonto. Insomma esisterebbero tutti i presupposti essenziali…

L’iper-uranio della «sicurezza urbana»

Molti sostengono che con la cultura non si mangia. A suo modo una battuta azzeccata, perché dice qualcosa di vero, pur nella sua odiosa prospettiva, ovvero che stanti certi attuali orientamenti contabili non è certo col sostegno al teatro off e al restauro di un bastione, che sarà possibile far profitti. La cosa suscita tutta…

La sindrome del pignolo territoriale

Lo schema narrativo della saga dei Flintstones lo conosciamo tutti: ci sono un capofamiglia, una moglie e figli, una casa in un quartiere, con relativi vicini e conoscenti, la vita col suo tran tran va avanti fra incontri, faccende quotidiane, piccoli intoppi, avvenimenti un po’ surreali a rompere la monotonia, eccetera. C’è poi quel piccolissimo…

Spazio pubblico: alcune considerazioni

Private faces in public places Are wiser and nicer Than public faces in private places (W.H. Auden, 1932) Fools’ names, like fools’ faces, are often seen in public places (tradizionale proverbio inglese) Si potrebbe citare in apertura l’ennesima polemica internazionale tra favorevoli e contrari ad una delle tante leggi per contenere i flussi migratori. Si…

Lo sviluppo (vero) del territorio

Un efficiente e ordinato assetto del territorio, la tutela degli spazi aperti e dei sistemi ecologici dall’edificazione indiscriminata, è una precondizione indispensabile per lo sviluppo socioeconomico. Il che di fatto da solo sconfessa piuttosto brutalmente quel mitico «sviluppo del territorio» con le virgolette, decantato da lustri a destra e sinistra, quello che confonde in malafede…

Venezia modello di mobilità non automobilistica (1963)

Venezia è una città che funziona, e una delle poche al mondo che, nonostante ciò, riesce a farlo senza i veicoli a motore. Così, si è deciso di prenderla in esame, per vedere quali lezioni ci può insegnare. Una città di circa 140.000 persone [all’epoca in cui fu scritto il Rapporto, ovviamente, oggi sono circa…