Ritratti dell’urbanista da giovane (1)

Nel periodo dalla ricostruzione italiana all’epoca della programmazione economica, emerge faticosamente una nuova figura culturale: il “planner”, che cerca faticosamente di distinguersi dall’architetto-urbanista del Ventennio. Cruciale è il ruolo giocato dalla pubblicistica internazionale nel formare questa nuova generazione di tecnici che, nel bene e nel male, saranno i maestri degli attuali protagonisti  Premessa È stato…

Paesomani e fuga dalla realtà

C’era una volta la malafede, il puro interesse personale che faceva fare salti mortali alla logica e alle regole, pur di imporsi. E nascevano così le infinite eccezioni d’emergenza alla normalità, la quale normalità però continuava a imperare formalmente come mainstream, diciamo a fare cultura, a orientare l’opinione, la convivenza. Ma poi c’è la buona…

Greenbelt town: nuove forme dell’urbanizzazione (1936)

La scelta del luogo Il luogo di una greenbelt town si sceglie dopo studi approfonditi sulle questioni economiche e sociali delle grandi città. Da un primo gruppo di 100 ne sono state selezionate alcune con una tendenza stabile e di lungo periodo di crescita, economia solida, diversificazione produttiva, buoni salari e politiche del lavoro, e…

Il Dritto di Chicago prende il tram

Nessuno di noi, almeno dopo un secolo e mezzo di ragionamenti sul tema, concepirebbe mai un edificio a moltissimi piani come la sovrapposizione di tanti edifici a un piano. Solo un demente infatti si potrebbe immaginare una cosa enorme come le Petronas Tower o Burj Khalifa in termini diversi dall’organismo unitario che sono, e non…

Il centro commerciale cinquantenne si fa il lifting

Non esiste un monopolio della faziosità, ma la lotta è all’ultimo sangue. Come nelle polemiche sulle «periferie», i cui guai sono stati ascritti dai vari soloni al solito comunismo, alla poca sensibilità dei progettisti (magari pure comunisti) ipnotizzati dal feticcio della modernità, a un’urbanistica rigida e burocratica sostanziata negli standards, o nello zoning monofunzionale.  A girare la boa…

L’erba del vicino è dipinta di verde

Da un secolo e più il vero simbolo della casetta o casona in proprietà è quella prospettiva che dalla strada principale inquadra l’ingresso. Dove si è optato per una recinzione a muro o a siepe, bisogna superare il cancello per vederla spalancarsi davanti: che siano pochi metri o una più monumentale imitazione di reggia barocca,…

Nuove professioni urbane: il figurante folk

A quanto pare, anche il classico percorso della gentrification di grandi e piccole zone centrali urbane è diventato velocissimo: la comunità dei colonizzatori originali non riesce neppure a consolidarsi, che già arrivano le promozioni immobiliari del quartiere poeticamente caratteristico, cacciandoli via. Sul fatto che il futuro del pianeta sia urbano, nessuno pare avere alcun dubbio.…

L’automobilista ha un sogno: evadere dall’abitacolo

C’è una lettera all’edizione milanese del conservatore il Giornale che è una bella sintesi dello strabismo con cui di solito i cittadini considerano il problema della mobilità urbana. Si tratta naturalmente di una lettera indignata con le recenti scelte dell’amministrazione comunale, dichiaratamente orientate a scoraggiare la prevalenza dell’auto privata nei trasporti, e nel definire le…

Il nuovo piano regolatore di New York (1927)

Dopo sette anni di lavoro (*), di indagini e di studi sul vastissimo problema il Comitato per il piano regionale di Nuova York e dintorni sta per chiudere i suoi lavori. Già si accenna ad alcuni dei risultati dell’imponente studio che è di grande interesse per tutto il mondo urbanistico. In primo luogo il piano…