Com’era bello il mio quartiere quand’era mio!

C’era una volta la solidarietà operaia, quella cosa più o meno da favola o leggenda o manuale utopico (a seconda dei punti di vista), in cui i lavoratori si univano cooperativamente iniziando a costruirsi con le proprie forze un modello tascabile di società futura, dove gli spazi di vita, consumo, relazione, rapporti economici, non erano…

La città fantasma a est del Rio Mincio

«Arrivando in aereo verso la metropoli si è ingannati come da un miraggio. Da migliaia di metri di quota pare di vedere immensi spazi vuoti in tutte le direzioni: si potrebbe giurare che lo sprawl suburbano possa proseguire tranquillamente senza alcun controllo. Si potrebbe giurare che non esistono confini logici, alle lottizzazioni estese per decine…

Dubbio ambientalismo a tre teste

Comprensibile, anche logico, che chi fa politica a qualunque livello cerchi dei consensi: un po’ meno che li cerchi a qualunque costo. I paladini della tutela dell’ambiente a livello locale ad esempio, spesso devono volenti o nolenti rapportarsi a una prospettiva e visione del mondo che non esce da confini piuttosto angusti, quasi ovviamente devono…

Criteri per la formazione dei Piani Regionali (1952)

1 – Fra i piani urbanistici, quelli territoriali di coordinamento – più comunemente noti sotto il nome di piani regionali – sono i più ampi e complessi, in quanto l’estensione geografica da essi abbracciata implica necessariamente la considerazione di svariati e molteplici aspetti. Per meglio intendere la loro natura e penetrarne lo spirito, è opportuno…

Gli scienziati pazzi del neoliberalismo

Ci sono colossali stupidaggini che si presentano in buona o malafede come pensate di «puro buon senso», e altre che addirittura vanno oltre quella sciocca vaga intuizione iniziale, costruendoci su un intero sistematico universo, che poi diventa ancora più difficile da mettere in discussione. Un esempio è quello di chi vuole sempre «ricongiungersi alla natura»,…

Nota di assestamento sulla demotorizzazione

È certamente vero che, enfasi a parte, né in Italia né altrove si stiano massicciamente riscoprendo tradizioni ciclistiche. La grossa novità sta invece nell’avanzare molto sottotraccia del processo di generale demotorizzazione, ricerca, esperimenti, vaghe e sfumate notizie dai «mercati» (pur piene di incredibili contraddizioni per non allarmare gli investitori). L’allontanamento dal dogma del mondo ruotante…