La pianificazione regionale metropolitana (1931)

Gli urbanisti hanno compreso soltanto negli ultimi anni che le teorie e pratiche applicate di solito alle città possono allargarsi anche alle aree verso cui la stessa città si sviluppa, e dentro le quali stanno gradualmente prendendo forma altre municipalità. Zone esterne tanto ampie, così numerose le comunità coinvolte, così imponente la questione nel suo…

Milano Porta Nuova e la Jihad Urbanistica

Il quartiere diventato rapidamente simbolo della rinascita di Milano, la mini-donwntown di Porta Nuova, diventa di proprietà al 100% del Fondo sovrano del Qatar, e tra gli sfregamenti di mani di chi ha lucrato da questa cessione di quote un commentatore attento come Gad Lerner avverte, chi volesse essere avvertito, come l’operazione si possa anche…

Composizione e organizzazione dei quartieri (1956)

Segnaliamo alcuni elementi che possono essere di concreto ausilio nell’esame dei progetti. Come è noto, alcuni architetti e urbanisti sostengono la necessità di suddividere un quartiere in unità abitative, ciascuna delle quali è definibile come un insieme di alloggi ospitante, a seconda delle densità del quartiere, dai 600 ai 2.500 abitanti e dotato di un…

Cosa ci perdiamo non capendo la smart city

La verità sta nelle cose, anche se queste cose spesso e volentieri le ignoriamo, preferendo fare come quel famoso tizio raccontato da Platone sul suo Mito della Caverna: lui preferisce di gran lunga guardare da un’altra parte, e convincersi che la realtà sono le ombre proiettate dal fuoco sulle pareti della grotta. Un sotterfugio utile,…

La città circondata da una greenbelt agricola (1921)

La città ideale del futuro non deve essere quel che sono divenute le moderne metropoli industriali, ovvero regioni urbane dedicate soltanto alla produzione, amministrazione, residenza, galleggianti come isole di vita autonoma in un oceano di aperta campagna, dei cui interessi e scopi i cittadini si curano poco o nulla. Fra gli obiettivi del movimento per…

Città a misura d’uomo: che sarà mai?

C’è un giochetto che si fa abbastanza spesso con gli studenti dei corsi di urbanistica e progettazione urbana. Utilizzando schemi già pubblicati su libri, riviste, siti web, oppure invitando gli studenti a provare da soli, sulla carta o con l’aiuto di modelli tridimensionali, si confrontano a parità di cubature edificate e superfici di territorio, le…

Nando Mericoni va a cercà donne sur teritorio urbano (corigeme se sbalio)

Qualche anno fa, in un saggio piuttosto articolato, un critico di architettura internazionale proponeva una immagine piuttosto inedita di distretto territoriale socioeconomico e produttivo italiano. Partendo da settori come la moda e il design, veri fiori all’occhiello nazionali, ne tracciava con grande capacità intuitiva una serie di rivoli che, tagliando trasversalmente spazio, società, flussi e…

Riqualificazione urbana: un’occasione per le città (1949)

L’approvazione della Legge per la Casa nel 1949 rappresenta una sfida per gli urbanisti. Sostenevamo che fosse necessaria un’azione del genere da parte del governo federale, per affrontare con decisione il degrado urbano, e ora tocca a noi dimostrare di aver ben inteso di cosa si tratti. Quando i sostenitori delle abitazioni pubbliche trovarono un…

Shopping a piedi: basta cambiare il marciapiedi?

Come ci insegna la storia, gli amati e odiati scatoloni della grande distribuzione moderna non sono l’invenzione perversa di un sadico, e a ben vedere neanche solo il prodotto dell’automobilismo di massa che ci soffoca da mezzo secolo. Macché: quello scatolotto, anche se in forme subdolamente travestite e senza le insegne al neon da quattro…

Sprawl, destra e sinistra

Una volta non c’era tutta questa fideistica soggezione alle tabelline: magari per ignoranza, magari perché quel vago buon senso che a volte si sostituisce in mancanza di meglio al sapere, un pochino funzionava. Per esempio l’alcol: tutti dicevano sino alla noia che il vino fa buon sangue, e però quelle miserabili domeniche sera coi tizi…