Territori della Tranquillità (2006)

La tranquillità è un grande valore; dobbiamo agire in fretta per proteggerla

L’esperienza umana dell’ambiente è fondamentale per la nostra salute, il benessere, l’ispirazione di molti.
La qualità della nostra esperienza di paesaggi è determinata in modo predominante da decisioni e azioni umane. L’individuazione oltre dieci anni da parte della CPRE della tranquillità come elemento chiave che influenza queste esperienze ha costituito un grande avanzamento. Ora abbiamo sviluppato un metodo per identificare, misurare e costruire una carta della tranquillità, in modo che essa possa venire inserita a pieno titolo nelle decisioni strategiche pubbliche.

Un elemento naturale condiviso

La tranquillità è principalmente una risorsa naturale. Riflette il livello di esperienza umana del paesaggio senza il disturbo distraente del rumore, dei movimenti, dell’illuminazione artificiale, delle varie strutture. In un paese densamente popolato e costruito come l’Inghilterra si tratta di una risorsa scarsa, e distribuita in modo irregolare.
Tutti vogliamo avere una campagna tranquilla. Ecco perché la maggior parte di noi frequenta le zone rurali, sia quelle sottoposte a particolare tutela che le “normali” campagne. Per molti, è l’occasione di sperimentare la tranquillità a rendere la campagna diversa dalle città, dal suburbio e dai piccoli centri. Quando tentiamo di andare in posti che offrono ampie vedute, cieli aperti, vicinanza all’acqua e un’esperienza diretta della vita selvatica, siamo in cerca di tranquillità. È uno dei grandi doni della campagna per tutti noi: e un’esperienza fra le più alte e memorabili. Nello stesso modo in cui arte, architetture e tradizione ci consentono di apprezzare la nostra identità, così la tranquillità ci consente di vedere, udire e sentire la spettacolare bellezza del mondo naturale e delle sue armoniose influenze umane.

Gli esseri umani hanno contribuito in modo sostanziale all’esperienza della tranquillità, attraverso millenni di modifiche al paesaggio in modi armoniosi alle sue componenti naturali. La presenza di altre persone che godono della tranquillità della campagna non compromette affatto la qualità dell’esperienza, oltre le piccole zone di concentrazione dell’accesso e sosta, e alcune sacche ad alta pressione turistica. La tranquillità è un bene prezioso di cui tutti possiamo godere, e nel farlo contribuiamo a far sì che questa risorsa venga protetta. La ricerca della tranquillità può essere una fra le attività ricreative più sostenibili. E la sua ampia disponibilità è segno di una società altamente sofisticata e riuscita.
Possiamo trovare la tranquillità anche nelle aree urbane: nei giardini, parchi, orti e zone naturali circoscritte. Queste aree urbane verdi sono risorse preziose, che devono essere salvaguardate. Ma la bella e varia campagna inglese offre un’occasione molto più ampia di sperimentare la “tranquillità profonda”.

Fa bene al cuore, alla mente e al corpo

In questo paese, lo stress e i disagi mentali sono sempre più diffusi, così come i problemi di salute fisica connessi alla scarsa attività o all’obesità, come il diabete cronico degli adulti. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, disagi mentali come la depressione saranno la principale causa di malattia entro il 2020. I connessi costi sanitari sono in aumento. Ciò è riconosciuto anche nelle priorità generali del Public Health White Paper governativo del 2004, che mirano a ridurre l’obesità, aumentare l’esercizio fisico e migliorare la salute mentale.
Riteniamo che gli sforzi per proteggere e aumentare le aree tranquille possano contribuire a sostenere il governo in queste priorità. Esistono prove concrete e crescenti del fatto che il contatto con la natura può contribuire alla salute fisica e al benessere psicologico. Anche se esistono vari gradi di contatto con la natura – contemplazione di elementi naturali, contatti occasionali, attività in un ambiente naturale – le zone tranquille rappresentano un serbatoio di natura. Danno accesso a un ambiente verde che può offrire un’ampia gamma di benefici alla salute.

Ad esempio esistono prove convincenti dell’importanza dell’ambiente naturale nell’aiutare le persone ad affrontare lo stress e migliorare il benessere psicologico. Una recente rassegna condotta su oltre 100 studi mostra come le principali ragioni per frequentare ambienti naturali comprendano la fuga dallo stress delle aree urbane e la ricerca di tranquillità e solitudine. In uno degli studi, un gruppo di adolescenti stressati dice di stare all’aria aperta alla ricerca di privacy e spazio per allentare la tensione. Altre ricerche rilevano che il contatto con la natura aiuta le persone a sottrarsi alla dipendenza da alcool e droghe.

É ampiamente provato che la tranquillità conta

La riduzione dello stress può avere sia vantaggi fisiologici di lungo periodo che benefici psicologici, dato che si ritiene che lo stress riduca la capacità del corpo di resistere alle malattie, e possa influenzare negativamente il metabolismo. Si è anche dimostrato che il contatto con la natura reduce la pressione sanguigna, il rischio di attacchi cardiaci, incrementa l’attività mentale e calma l’ansia. Studi hanno rilevato che il gioco in ambienti naturali ha un impatto positivo sullo sviluppo dei bambini. E I bambini che frequentano regolarmente la campagna hanno meno probabilità di essere obesi e di soffrire di disordini da scarsa attenzione.
Per contro, le ricerche hanno mostrato che il rumore artificiale può avere effetti dannosi sul benessere psicologico. In un’indagine sulle persone che abitano nei pressi degli aeroporti, il 30-60% degli intervistati in ciascun caso riteneva che la propria salute fosse influenzata dai rumori degli aeroplani di notte. L’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce che chi abita vicino ad aeroporti, industrie o strade rumorose è a rischio di stress, disturbi del sonno e aumento della pressione sanguigna a causa dell’esposizione al rumore. Ciò è confermato da studi che mostrano come i rumori indesiderati da attività di trasporto e industriali possano essere causa di aggressività e di sentimento di impotenza. Essi possono diminuire la produttività lavorativa e scolastica, la capacità di lettura, di risolvere problemi, di attenzione e memoria. L’assenza di rumori di disturbo è caratteristica importante della tranquillità.

La tranquillità è alla base dell’economia rurale

Non solo esistono evidenti vantaggi sociali nella protezione della tranquillità, che tutti apprezziamo e di cui tutti abbiamo bisogno, ma ci sono anche convincenti motivazioni economiche.
Le zone rurali contano sulla propria tranquillità per attirare visitatori. Secondo una recente indagine, essa è il motivo per cui il 49% di noi frequenta la campagna. I dati governativi sull’impatto economico del turismo indicano come, attraverso il turismo rurale, la tranquillità sostenga 186.200 posti di lavoro e 12.250 piccole attività contribuendo per 6,76 miliardi di sterline l’anno all’economia. L’importanza della tranquillità per le economie rurali emerge da una indagine condotta a Norfolk. L’esame di sei riserve naturali a nord di Norfolk ha rilevato che la tranquillità di quegli spazi da sola ha apportato 2,8 milioni di sterline l’anno, sostenendo 84 posti di lavoro.
La tranquillità contribuisce anche indirettamente alla produttività economica nazionale, migliorando il nostro benessere fisico e psicologico.

Non c’è tempo da perdere

Sinora, non ci sono state molte iniziative da parte del governo, per riconoscere e tutelare la tranquillità. Nonostante alcune lodevoli eccezioni, lo sviluppo dei viaggi aerei e della rete stradale, delle centrali e della distribuzione energetica, ha scavalcato l’interesse a mantenere la tranquillità. Il declino delle attività estrattive a cielo aperto ha offerto l’occasione di recuperare alcuni spazi tranquilli, oltre al ripristino e ricostituzione del paesaggio. Ma la tendenza dominante negli ultimi trent’anni è stata quella di eliminare gli spazi tranquilli, e di ridimensionare questa caratteristica là dove è ancora presente. Ma il governo ha almeno iniziato a riconoscere l’importanza della questione. Nella Rural Strategy, pubblicata nel luglio 2004, afferma che “la campagna offre molti vantaggi. É apprezzata per la fauna selvatica, il paesaggio, le componenti culturali, e anche per la tranquillità”. La tranquillità è uno degli aspetti di quanto l’ex Countryside Agency ha chiamato “qualità delle campagne”, da svilupparsi attraverso il proprio programma Countryside Counts. Il Rural White Paper del governo nel 2000 ha promesso lo sviluppo di un indicatore qualitativo per la campagna che “comprenda aspetti quali la biodiversità, la tranquillità, i caratteri storici e paesistici”: ma la tranquillità deve ancora essere usata, in qualunque indicatore.

Ci deve essere qualche azione, presto, perché sono rimaste solo poche aree consistenti di tranquillità in Inghilterra. La dimensione delle zone prive di interferenze urbane è caduta drasticamente negli anni recenti. E sta anche accelerando il ritmo di riduzione delle zone in cui è possibile sperimentare un livello relativamente alto di tranquillità.
La tranquillità è minacciata dall’incremento costante delle aree urbanizzate, dallo sviluppo della rete stradale, dalla crescita del traffico sulle strade e di quello aereo, dall’espansione della rete energetica, comprese le turbine a vento. Rumore, interferenze visive, inquinamento luminoso, stanno così crescendo, riducendo senza ripensamenti le aree di tranquillità rimaste nella campagna. I caratteri che contribuiscono al senso di tranquillità vengono facilmente soverchiati da proporzioni e potere di queste intrusioni.

Minaccia: Nuovi edifici e infrastrutture

Le nuove abitazioni consumano più superfici di campagna di qualunque altra forma di costruzione. Le statistiche governative mostrano aree libere delle dimensioni di tutta Southampton sparite ogni anno sotto mattoni, malta, calcestruzzo e asfalto: in un paese che è già uno dei più edificati del mondo. Il governo ha fissato l’obiettivo di altre 200.000 case l’anno fino al 2016, più 40.000 ora in corso di costruzione.

Minaccia: Nuove strade, più macchine

Le previsioni governative affermano che i livelli di traffico aumenteranno del 30% fra il 2000 e il 2015 se continua la tendenza attuale: e i livelli delle strade rurali sono in crescita più rapida di quelli delle arterie urbane. Il traffico sulle strade rurali di classe A è aumentato del 2% fra la rilevazione 2 del 2005 e quella del 2006, e su quelle di ordine minore dell’1%. Il governo ha destinato milioni di sterline all’ampliamento delle autostrade, delle strade a doppia corsia per senso di marcia, e alla realizzazione di nuove tangenziali per i prossimi dieci anni. Una quantità di questi progetti probabilmente interesseranno paesaggi protetti, i quali spesso contengono le zone più tranquille. Il rumore di un’autostrada trafficata può espandersi su centinaia di chilometri quadrati di campagna.

Minaccia: Più voli aerei, corridoi di volo e piste d’atterraggio

L’Aviation White Paper governativo del 2003 segnala un massiccio incremento degli spostamenti aerei e una crescita degli aeroporti con relative costruzioni, e con ogni regione minacciata da questa crescita. Il traffico aereo nel Regno Unito è triplicato negli ultimi vent’anni e si prevede continuerà a crescere del 4-5% l’anno in futuro.

Minaccia: Un maggiore inquinamento luminoso

I cieli notturni scuri e pieni di stelle rappresentano un aspetto importante dell’esperienza della tranquillità: ma la nostra poca cura, l’uso in crescita delle illuminazioni esterne, sta schermando la veduta dei cieli. Un analisi della CPRE sui dati dal satellite ha rilevato che fra il 1993 e il 2000 l’inquinamento luminoso è cresciuto del 24% a livello nazionale, mentre la quota di Inghilterra da cui le persone possono vedere un cielo notturno davvero scuro è scesa dal 15% all’11%.

Minaccia: Finanziamenti inadeguati alla manutenzione delle campagne

Esistono crescenti preoccupazioni sulla possibilità degli agricoltori di trovare risorse per la necessaria manutenzione degli elementi di paesaggio in modo da proteggere e migliorare l’esperienza della tranquillità. Al momento attuale, risulta sottofinanziata una attività di manutenzione adeguata. Ricerche commissionate da National Farmers’ Union e CPRE hanno rilevato che il tempo non retribuito occupato dagli agricoltori in attività di manutenzione in tutto il paese era valutabile annualmente in almeno 412 milioni di sterline.

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