Agire per progetti: la secesiùn tascabile

Spesso scambiare la dimensione locale per qualcosa di un po’ più ampio, senza valutare bene quel che si fa e le possibili ripercussioni, provoca guai. O nei casi migliori non porta affatto ai risultati sperati, inducendone altri del tutto diversi, che sono altrettanti potenziali guai insomma. A ben vedere si tratta dell’eterna contrapposizione fra piano…

Milano contro l’urbanesimo (1928)

Contro il fenomeno affatto moderno dell’urbanesimo lottano tutte le nazioni della vecchia Europa. È sintomo di vecchiezza l’anelare delle popolazioni verso la vita raffinata delle città e lo sprezzare la vita dei campi. Per tale via forse la razza per qualche rispetto s’affina, ma per molti altri decade e perde di vigore e di potenza.…

Con l’urbanistica si mangia

Fra le tante cose curiose, e piuttosto goffamente contraddittorie, del dibattito corrente sulle città, c’è il loro aspetto «alimentare». Emerso ad esempio al più alto ed esplicito livello alcuni anni fa nello scontro mediatico e culturale fra il gruppo di urbanisti-architetti responsabili del master plan del sito Expo 2015 e le autorità del Bureau International…

La danza delle tribù urbane

Qualunque ciclista abituale, ormai da anni, da decenni, conosce a memoria il copione, e praticamente non ci fa neppure caso: un brevissimo momento di rischio o tensione, del tipo che il medesimo ciclista sperimenta forse centinaia di volte al giorno, ma che stavolta ha consapevolmente coinvolto anche un automobilista, a volte (più raramente) un pedone.…

In orbita attorno ai coglioni dell’omicidio stradale

Ormai pare fatta: il popolo vendicativo e i suoi decerebrati rappresentanti in vena di facili populismi hanno ottenuto la vendetta che cercavano: pene più gravi per alcuni incidenti. Questo ovviamente non farà nulla per diminuire il numero e la gravità degli incidenti, in sé, ma la moda vuole così, che si guardi altrove urlando molto.…

Mica si coltiva per mangiare

Nei primissimi anni ’80, mentre Manhattan lentamente si riprendeva dalla gigantesca crisi urbana così ben riassunta nelle cupe atmosfere del quasi contemporaneo film Fuga da New York, l’artista Agnes Denes piantava il suo Campo di Grano nelle superfici imbonite sulla sponda dell’Hudson di Battery Park. Meno di un ettaro di simbolico campo agricolo, giusto a…

Facciamola finita (la città)

Lo spazio pubblico nella sua forma più prosaica, ovvero quello che ci ritroviamo sotto i piedi, finisce talvolta abbastanza emarginato dal dibattito sul tema, salvo nelle forme metaforiche via via scelte dalle prospettive specialistiche e/o di approfondimento che ne analizzano i vari sensi occulti. Tanto occulti e profondi, appunto, da perdere di vista loro malgrado…

Case economiche e parti di città (1934)

Efficienza economica e profitto speculativo Il problema principale è di mettere a disposizione la maggior quantità di nuove abitazioni ad affitti accessibili, col minimo di spesa pubblica complessiva. La questione non ha nulla da spartire col solito «rilancio del settore edilizio» come si è fatto tante volte in passato. Al contrario, visto che è proprio…

Il richiamo del centro commerciale (2004)

Il buco del topo Stropicciatevi gli occhi.  É grosso, bigio e scatoloso. Praticamente senza forma. Cos’altro potrebbe essere? Ci siamo. La prima occhiata a qualunque centro commerciale è al tempo stesso uno sguardo su cosa non va nell’architettura dei centri commerciali in generale. Dal di fuori, di regola, non danno un’idea chiara di cosa c’è dentro.…

Le città blindate e ottuse della destra

C’è un comparto economico-urbanistico particolarmente e ovviamente preoccupato per le rivolte urbane, ed è quello dei commercianti e degli immobiliaristi di settore. Saccheggi e distruzioni, incendi di interi isolati e complessi di negozi, danneggiano molto gli operatori, sia quelli direttamente interessati che nel loro insieme i quartieri entro cui operano. La ripresa dell’attività a regime…