Giorgio Grassi: si insegna e si pratica ancora il «lavoro dell’architettura»? (1998)

Introduzione di Gino Delledonne Tra le centinaia di aforismi e sentenze urticanti che Adolf Loos ha lasciato ai posteri, una appare particolarmente fulminante ed esplicativa della propria sobria architettura:«Verrà un giorno in cui l’arredamento di un carcere ad opera del tappezziere di corte Schulze o del professor Van de Velde sarà considerato un inasprimento della…

Giorgio Grassi: una vita da architetto non da archistar

Premessa, di Gino Delledonne Giorgio Grassi è, probabilmente, uno dei più misconosciuti e avversati maestri dell’architettura italiana degli ultimi settant’anni. Avversato in patria per l’atteggiamento quasi monacale delle sue architetture ma ancora di più per il rigoroso apparato teorico delle sue ricerche, del quale i progetti sono l’appendice illustrativa coerente. Viviamo da decenni nell’epoca del…

La Città Verticale (1922)

Nella città più verticale del mondo, gli uomini si sono arrampicati sui loro sogni e le proprie ambizioni, sino a snelli grattacieli, che paiono declamare la pura audacia dell’essere fatti di banale cemento. Minareti che sfidano le stelle, torri che impalano la Luna. Un castello barocco di cinquanta piani costruito da un principe mercante con…

Urbanistica, arte, politica (1946)

Tra i faceti detti del dr. Arbuthnot, celebre esperto di definizioni, ve n’è uno che merita un breve cenno, soprattutto perché è efficace citarlo in un’assemblea di architetti: «quel che importa – diceva il dottor Arbuthnot – è che la pianificazione non sia mescolata con la politica». Solo il cielo sa quanti piani generali siano…

La città è monopolio degli architetti?

L’immaginario collettivo si fa catturare quasi automaticamente da certe immagini molto forti, suggestive, sedimentate. É piuttosto curioso che quella dell’architetto moderno, diretto discendente degli intellettuali del Rinascimento in versione giacca e cravattino, risalga più o meno all’epoca degli uomini soli al comando, i mitici anni dei mitici leader che facevano sognare le folle vuoi col New…

Urbanistica e progresso sociale (1946)

Le necessità inerenti ad ogni questione urbanistica vanno dall’organizzazione del lavoro e della produzione all’igiene, all’agio, alla moralità dell’abitazione, dalle manifestazioni della vita politica a quelle della cultura intellettuale e fisica, dalla conservazione di certi valori della tradizione alla libera incontrastata attualità della vita civile. Finché siano oggettivamente intese, queste esigenze sono indipendenti e persino…

Architetti e terrorismo coattone

Alzi la mano chi, avendo seguito qualcosa in più di una battuta fugace sull’unità di vicinato o quartiere coordinato, non ha mai sentito parlare dell’architetto Clarence Perry. Più che al nome e cognome, mi riferisco qui alla qualifica professionale, nel senso che il rapporto di Perry con l’architettura è simile a quello delle viti autofilettanti…

Periferie dell’architettura

Esiste una variante dell’architettura moderna che si potrebbe definire a sua insaputa, perché proprio non sa di esistere. Una quarantina di anni fa il critico Charles Jencks decretava la morte dell’architettura moderna, stigmatizzando le cariche di dinamite che avevano fatto implodere gli stecconi popolari razionalisti di Minoru Yamasaki a St. Louis, e scatenava in buona…

Fra piano e progetto, la differenza salta agli occhi

C’erano una volta due mondi distinti, che solo politica e necessità riuscivano a mettere insieme. Uno era fatto soprattutto di disegni, grandi tavole di schizzi o dettagli tecnici, singoli edifici, strade, e non mancavano neppure, e tratteggiare un quadro di insieme, le vedute a volo d’uccello di interi quartieri completi di alberature, piazze e viali…

Ottuso come un mattoncino Lego

Nei primi anni ’70 con l’album Thick as a Brick si apriva una fertile stagione musicale e culturale, insieme quella del progressive rock e quella dei concept album. A parte tutti questi aspetti, ben noti sia agli specialisti che al pubblico più attento, val la pena sottolineare come quel titolo, liberamente traducibile come Duro di…