La dimensione locale e quella globale del territorio

Pare piuttosto triste che in questa nostra era apparentemente aperta ad ogni possibilità di progresso (in forme davvero inimmaginabili solo pochissimi anni fa) la questione dell’identità nazionale, o locale, o più raramente sovranazionale, si debba sempre affiancare a quella miserabile della difesa di confini, in una forma o nell’altra, dall’invasione presunta di chi quell’identità non…

Convivenze sociali nelle grandi città (1942)

L’Urbanistica e l’Architettura, come fattori di ordine ed educazione sociale, hanno un valore profondo, quale nelle moderne attuazioni non è stato valutato nella giusta misura, esse hanno l’altissimo ufficio di distribuire le grandi masse urbane secondo i più giusti principi di umana convivenza, di ordinarle nel loro lavoro e ambientale nell’espressione della loro vita familiare…

Cosa serve per la mobilità dolce

Una errata concezione meccanica troppo allargata e sovrapposta all’esistenza umana (nel tentativo di porci sulla medesima lunghezza d’onda del lungo ciclo di sviluppo industriale della nostra società) ha finito per sconvolgere anche aspetti della vita che si potevano ampiamente risparmiare, e comunque possiamo iniziare a risparmiare nella situazione attuale di minore dipendenza, fisica e psicologica,…

Lo scienziato, la divulgazione alla leggera, la città: pessimo cocktail

Il nostro ambiente urbano è composto di tante, diciamo pure una miriade di, cose diverse, diversissime, che interagiscono tra loro e con l’ambiente stesso secondo una quantità esponenzialmente maggiore di modi. Ce ne sono di statiche, di dinamiche, di materiali, di immateriali, di oggettive e soggettive e così via. Ma appare anche ovvio che quando…

Se la «classe creativa» non crea un accidente

C’erano una volta il tempio e/o il castello: una cosa che spesso senza farci gran caso confondiamo con la città, ma in realtà il vero discrimine fra tradizione e progresso, almeno se il progresso lo leggiamo in senso progressista come si direbbe oggi. Perché tempio e castello sono un luogo di potere chiuso ed esclusivo,…

Prostituzione sul territorio: la company town volontaria

C’è un percorso abbastanza classico ma forse poco praticato, nella pur ricca e articolata critica alle «teorie dello sviluppo locale» praticate e predicate dai più noti guru del settore, quelli che secondo la moda odierna anche per quell’aspetto apparentemente assai poco spettacolare dell’esistenza riescono comunque a dar spettacolo, radunando folle e vendendo libri manco fossero…

Trasformazioni urbane nelle zone rurali (1917)

Le pessime condizioni sanitarie delle periferie urbane, e dei territori rurali adiacenti, caratteristiche delle città americane e canadesi, derivano in gran parte dalla speculazione edilizia suburbana. Le lottizzazioni di terreni a scopo edificatorio nei periodi di crescita tumultuosa, si allargano verso le zone rurali circostanti le città per raggi da cinque a quindici chilometri o…

Il nimby travestito da ambientalista identitario o chissà cos’altro

Esiste un motivo abbastanza ovvio per l’essere in qualche modo spontaneamente conservatori: l’abitudine costruisce equilibri complessi, che l’innovazione puntualmente sconvolge, e adeguare ritmi rappresenta comunque un impegno e un investimento, personale e collettivo, di non indifferente onere. Chi vede balenare davanti alle proprie capacità intuitive una innovazione di qualunque genere (che riguardi apparentemente solo sé…