Lo sprawl precario del terzo millennio

C’era una volta la Nuova Frontiera, quella spietata ma autentica che affiancava crescita infinita e mobilità sociale verso l’alto. Con un ruolo di primo piano di quello che il sociologo William H. Whyte definiva nel suo libro campione di vendita mondiale L’Uomo dell’Organizzazione. Vere e proprie tribù nomadi, impiegati e manager delle grandi imprese erano…

Destini urbani eterodiretti

Passiamo la vita a fare libere scelte: ma è proprio vero? Apparentemente si, visto che le alternative che si dispiegano davanti ai nostri occhi parrebbero piuttosto chiare: c’è qualcosa che ci aggrada molto ma di solito va oltre le nostre capacità di spesa (o la disponibilità a «spendere» qualcos’altro, come energie o tempo), e in…

Problemi della Metropoli (1959)

L’Ufficio Censimento definisce area metropolitana l’insieme di circoscrizioni amministrative confinanti che comprendono almeno 50.000 abitanti. Si calcola che al 1957 negli Stati Uniti esistessero 174 aree metropolitane con circa cento milioni di residenti. Molte di queste aree si fanno più difficili da individuare come entità separate, perché stanno divenendo parte di sistemi più complessi di…

Addomesticare lo scatolone (2)

Che fare? Una breve rassegna di soggetti, conflitti, possibili soluzioni Vale la pena forse, dopo le descrizioni di conflitti più o meno frontali fra comunità e big-box, accennare anche alle evoluzioni degli operatori, nelle politiche generali e nelle tecniche insediative. Del resto, come sosteneva lo International Council for Shopping Centers e in fondo anche molte…

Quartieri più densi: di cosa?

Ogni tanto qualcuno riscopre il «problema della casa» dopo esserselo scordato a lungo, e di solito lo scopre nel peggiore dei modi, ovvero cacciandolo dentro a forza in una propria visione parziale del mondo. Ciò significa, nella maggior parte dei casi, far partire un effetto domino che presto si scontra con altre visioni parziali, lasciando…

Note sull’ubicazione delle industrie (1944)

Per le industrie i problemi ubicazionali sono sempre esistiti Il gioco dei fattori agenti sulle scelte va stimato con criteri molto diversi per il passato e per il presente: in questo tempo nostro, a seconda se si sa o non si sa guardare verso l’avvenire si dà o non si dà il passo alle considerazioni…

Addomesticare lo scatolone (1)

Evoluzione delle specie Le strategie commerciali sul territorio, i rapporti più o meno virtuosi che intrecciano con la società, l’ambiente e le istituzioni, sono molto sofisticati e diversificati. Il che vale naturalmente sia per il quadro europeo e italiano, sia a maggior ragione per il suburbio nordamericano, principale culla di tutte le innovazioni di questo…

La Bonifica Integrale delle anime urbane

C’erano una volta i grandi programmi di iniziativa pubblica che, come ben si addice alla complessità dell’esistenza, prendevano in carico dalla culla alla tomba i destini di una società e un territorio. A differenza di quanto avviene nella distorta (ideologicamente e strumentalmente distorta, ovvio) immagine del welfare nazionale, di un approccio sostanzialmente assistenziale e di…

Il problema anagrafico-sociale della città nel terzo millennio

C’era una volta la città industriale del capofamiglia: due cose distinte ma legate da un patto di ferro non scritto, solo che qualcuno era stato escluso dal conto. Ma partiamo dall’idea di famiglia che evoca quel capo, anzi da quel concetto di famiglia allargata recentemente ripreso anche dal presidente Obama quando ha ricordato come «it…

Il mercato, il metro cubo, la vita

Leggo giusto adesso un breve ma assai denso articolo su una questione di trasformazioni urbane/urbanistiche, il cui tema è quasi classicamente «possiamo sostenere come quartiere tutto questo carico?». Una domanda che continuamente e correttamente ci si pone di fronte a qualunque mutamento di equilibri urbani, e che forse oggi assume maggior valore anche oltre una…