Le tre che fecero la rivoluzione

A una cena lo scorso autunno, parlavo del fatto che Women’s Strike for Peace aveva prodotto cose straordinarie nei primi anni ‘60, contribuendo tra l’altro alla fine dello House Un-American Activities Committee (HUAC, del senatore McCarthy). Un noto commentatore politico che mi sedeva di fronte ribatteva ridacchiando che le donne dello WSP non avevano avuto…

Spazio pubblico: principi e fruibilità

C’è una bella differenza tra le affermazioni di principio e ciò che si tocca effettivamente con mano. Non che le affermazioni teoriche siano senza valore, anzi quei principi di carattere generale stanno poi alla base di ogni azione concreta, ne costituiscono la qualità preliminare, ma anche nel formularle, queste basi essenziali, si deve tener conto…

Fumati questa bella automobile!

«Ti picchia perché ti ama». Quante volte abbiamo sentito ripetere questa frase al limite della demenza, che pare accompagnare i commenti di certi genitori diciamo così protettivi, alle violenze domestiche? Ovvio che qualunque persona con un briciolo di sensibilità trovi cose del genere piuttosto repellenti, nonché indice di percezione distorta, che sembra intendere: le intenzioni…

Donald Trump e la fortezza degli ariani sfigati

La cosa che colpisce di più, quando accadono certe cose, in genere assai sgradevoli, è il regolare «stupore» della classe dirigente politica, mediatica, insomma di chi pretende di anticipare e/o orientare qualunque corrente culturale e di opinione, pur non azzeccandone mai una. Particolarmente odioso, quello «stupore», quando questa autonominata élite pretende di estenderlo unilateralmente anche…

L’aggettivo «dolce» applicato alla mobilità

Probabilmente è una cosa che succede da sempre in tutte le città, la leggenda delle targhe sospette: cioè esistono una o più sigle sulle targhe dei veicoli, da cui il residente locale dovrebbe guardarsi, visto che poi corrispondono puntualmente a comportamenti fastidiosi o pericolosi. Leggenda metropolitana, ma non priva di qualche vago fondamento reale, che…

La scienza democratica dell’impasto socio-spaziale urbano

Quante volte si sono criticati i progettisti di spazi per la loro totale incapacità (o scarsa volontà, si mormora ogni tanto) a cogliere sia i reali bisogni di chi dentro a quegli spazi ci vive ogni giorno, sia a leggere seriamente e consequenzialmente le loro esperienze e osservazioni dirette. Passano i decenni, si potrebbe dire…

La teoria del gender va a pedali

Raccontano le cronache, più recenti e meno recenti, di scontri titanici fra le tribù dei pedalatori e loro nemici ostili in agguato tra boschi e semafori. Quella più singolare, e diciamo pure con sfumature criminali, è la guerra scatenata dagli anti-ciclisti su certi percorsi di fuoristrada per sentieri, su cui si spargono schegge taglienti per…

Contrordine compagni: la città giardino già ce l’abbiamo

A volte gli elenchi possono apparire banali e noiosi, e a volte lo sono pure, se proposti con la medesima pedante prevedibilità di una tabella recitata come un rosario, nello stile di quegli «studiosi» rigurgitanti statistiche senza averle ben metabolizzate, e che infatti non aprono il campo ad alcuna conclusione conseguente. Però, gli elenchi hanno…

Le funzioni miste fasulle della gentrification

Chi lo negherebbe mai, che la città è per antonomasia il luogo dell’intreccio e della complessità? Infatti in genere si parla di anticittà quando appaiono chiari sintomi di semplificazione: dalla ripetitività architettonica, alla segregazione funzionale, a quella sociale e via dicendo. Il luogo urbano per eccellenza di solito è quello storico, o comunque fortemente sedimentato…