La Casa Popolare Parrocchiale

foto F. Bottini

Da novant’anni la Southeast Tabernacle Baptist Church è un rifugio spirituale nella Ward 8 di Washington D.C. Un’area dove le diseguaglianze si avvertono in modo particolarmente acuto, elevati tassi di povertà, ragazze madri minorenni e tanto altro, come racconta il pastore Donald Isaac. «Abbiamo tanti gravi problemi nella comunità. Per fortuna eravamo anche proprietari di un intero isolato su cui abbiamo deciso di sviluppare il progetto di First Street Village». Si vuole demolire la chiesa esistente e sostituirla con un nuovo luogo di preghiera a cui si aggiungono ottanta alloggi in affitto e spazi comuni. L’ente associato alla Southeast Tabernacle Baptist Church, la East of the River Clergy Community Partnership (ERCPCP), ha ottenuto un finanziamento di 50.000 dollari insieme alla garanzia di costruire.

In tutto il paese, organizzazioni religiose come la Southeast Tabernacle Baptist Church affrontano frontalmente la crisi delle abitazioni, un movimento che si riassume nello slogan YIGBY: Yes in God’s Backyard. Aiutare le famiglie più povere è coerente alla missione di una chiesa, ma molti ci vedono anche un metodo per attirare nuovi fedeli, oltre ad attingere a forme di finanziamento aggiuntive. Una di queste iniziative è la Enterprise Community Partners, ente senza scopo di lucro nazionale che dichiara di avere come obiettivo la costruzione di case economiche in proprietà per milioni di famiglie, la promozione della giustizia razziale, l’avanzamento sociale. Recentemente ha dichiarato un finanziamento da 8,5 milioni di dollari dalla Wells Fargo Foundation da erogare a comunità religiose degli USA per la conversione di terreni oggi inutilizzati a case a basso costo e spazi comuni. Così si dovrebbe arrivare a costruire circa 6.000 alloggi.

Attiva sin dal 2006 nella regione medio-Atlantico, la Faith-Based Development Initiative di Enterprise ha collaborato con comunità locali religiose per realizzare o ripristinare oltre 1.500 case economiche e un ospedale. A partire dal 1982, Enterprise ha investito 54 miliardi di dollari in 873.000 alloggi sparsi in 50 stati, dal District of Columbia a Puerto Rico. «Si tratta di un approccio innovativo che nel corso degli anni abbiamo rilevato molto efficace» spiega David Bowers, vicepresidente di Enterprise per l’area medio-atlantica e dirigente di Faith-Based Initiative. «Vogliamo continuare a espanderci in questa risposta al bisogno rendendo disponibili più risorse». Le comunità locali non mettono a disposizione solo i terreni, sottolinea Bowers, ma la prospettiva solidale. «C’è tanta necessità in tutto il paese di case economiche sane e sostenibili. Così si fanno incontrare domanda e offerta».

Nel luglio 2014, il Joint Center for Housing Studies della Harvard University ha pubblicato una ricerca che rileva in quasi metà dell’offerta totale di alloggi in affitto del paese edilizia specificamente rivolta a redditi contenuti al 2012. «Una necessità che c’è oggi c’era ieri e continuerà domani, servono alloggi economici per queste famiglie» continua Bowers. «Purtroppo oggi il bisogno è ancora più acuto» aggiunge in una dichiarazione Eileen Fitzgerald, responsabile di Wells Fargo per l’erogazione di finanziamenti di case. «Le comunità crescono, la chiesa sta al centro di tante vite. Collaborando possiamo alzare il livello di innovazione e aumentare l’offerta di alloggi». Ancora Bowers nota come in qualunque città ci sia una o più entità religiose radicate. «Molte possiedono terreni, oppure diritti edificatori come nel caso di New York City, o anche vaste superfici come accade nelle zone suburbane».

Le organizzazioni a base religiosa che aderiscono ai programmi accedono a finanziamenti, formazione, assistenza tecnica e aggiornamenti seminariali. «La componente formativa è davvero importante per costituire una base» conclude Bowers. «L’assistenza tecnica consente alle chiese di di collaborare con consulenti e sviluppare la propria idea iniziale». Secondo Isaac e altri, si tratta di un passaggio critico per e comunità religiose locali, e si spera che tante si uniscano presto: «Un modello che speriamo seguano in molti della nostra città».

da: Next American City, 31 marzo 2022 – Titolo originale: Places of Worship Tackle the Affordable Housing Shortage – Traduzione di Fabrizio Bottini

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