NyLon: la megalopoli virtuale capitalista (2007)

Fra i britannici, i francesi hanno fama di essere arroganti, quindi ero curioso di sentire il parere di Christine Lagarde, nuova ministro francese delle finanze, che questa settimana ha parlato di Parigi con molta umiltà a New York. «Vogliamo competere con Londra e New York. Non necessariamente al medesimo livello ora, ma non vogliamo rinunciare»…

Un Pianeta di Città (2010)

Il XXI secolo non sarà dominato dall’America, dalla Cina, Brasile o India, ma dalla città. In un’era che ci appare sempre più ingovernabile, sono le città anziché gli stati a trasformarsi in isole di governabilità, sulle quali si costruirà l’ordine futuro. Il nuovo mondo non è – e non sarà – un villaggio globale, quanto…

Un Sentiero sugli Appalachi (1921)

Nota del traduttore Chi siamo, dove andiamo, cosa vogliamo? Sembra un dilemma degno del migliore Snoopy, nel bel mezzo della sua notte buia e tempestosa, e invece è una domanda che forse bisognerebbe farsi più spesso. Una domanda in buona parte alla base del singolarissimo «progetto di pianificazione regionale» di Benton MacKaye proposto di seguito.…

Incombe la Mega-Città Planetaria (2008)

L’ecologa Nancy Grimm della Arizona State University e i suoi colleghi si pongono delle domande. “Quando pensiamo al cambiamento globale, ci vengono in mente immagini di calotte ghiacciate che si sciolgono o di pascoli al posto di foreste tropicali” spiega la Grimm. “Che cosa determina questi cambiamenti?”. In realtà, gran parte degli attuali impatti ambientali…

Attualità della Macro-Regione

C’è un aspetto piuttosto interessante e spesso sottovalutato delle discussioni variamente «antiurbane» o disurbaniste dei primi del ‘900, e che le distinguono in modo fondamentale da quelli che sono i loro antenati ottocenteschi, ovvero i vari movimenti di ritorno alla terra o decentramento spontaneo: il fatto che il processo debba accompagnarsi a un programma, a…

La Megalopoli Padana (2000)

Scendiamo a terra dallo spazio per vedere come è dal di dentro la megalopoli, per capire come funziona. Anzitutto la disomogeneità è solo un aspetto della diversità. La quale si ritrova anche nei suoi riflessi visivi, cioè nel paesaggio, con varie manifestazioni. Una delle più evidenti è quella che induce ad una discriminazione tra il…

La megalopoli del contadino e del mandriano postmoderno

Pare ci sia un sacco di gente da sempre convinta che la cosiddetta postmodernità altro non è se non rifiuto, della modernità, e ritorno a un ancien régime mentale, sociale, politico, rifugio sicuro dalle contraddizioni del mondo industriale in rapido tramonto. Per quanto riguarda specificamente la socioeconomia del territorio, nonché le sue trasformazioni ambientali, forse…

La dimensione locale e quella globale del territorio

Pare piuttosto triste che in questa nostra era apparentemente aperta ad ogni possibilità di progresso (in forme davvero inimmaginabili solo pochissimi anni fa) la questione dell’identità nazionale, o locale, o più raramente sovranazionale, si debba sempre affiancare a quella miserabile della difesa di confini, in una forma o nell’altra, dall’invasione presunta di chi quell’identità non…

La (filologica) città giardino del futuro

Esiste un modello di riferimento certo, per quel fortunatissimo ossimoro di origine biblica che si chiama Città Giardino? Moltissimi risponderebbero a colpo sicuro: sì, ovvio, ed è la sintesi sociale, ambientale e territoriale operata da Ebenezer Howard col suo opuscolo-programma a cavallo dei due secoli scorsi: To-morrow, a peaceful path to real reform. Uno sguardo…