Un Centro Commerciale di Vicinato (1943)

Visto che per l’affitto una famiglia spende un quinto del reddito mentre per alimentazione vestiario e altre questioni domestiche se ne va una metà di quel reddito, si capisce quanto sia importante nella progettazione dei quartieri l’aspetto commerciale. I servizi offerti devono essere di qualità varietà e immagine e convenienza adeguata. Tutti saranno efficienti nel…

L’abitazione in proprietà nella neighborhood unit (1932)

In passato erano moltissime le nostre città che non prestavano particolare attenzione al proprio futuro. Esistono alcuni puntuali tentativi di approccio più scientifico all’insediamento, come Filadelfia, o Charleston, in South Carolina, e naturalmente quello di Washington, D.C., ma nella maggior parte dei casi non si regolamentava gran che, e non si pensava affatto alla stabilità…

Il «complotto antiliberale» della Città dei Quindici Minuti

L’idea che chiunque possa fruire di qualche servizio essenziale in un raggio di un quarto d’ora a piedi da casa non dovrebbe essere oggetto di alcuna discussione. Si tratta di un concetto urbano basato sul principio essenziale di accessibilità. Ma qualche teorico dei complotti alleato agli opinionisti di destra sta sfruttando l’idea per disinformare sui…

Città dei Quindici Minuti: modello urbanistico o complotto liberticida?

Possiamo definire la Città del 15 Minuti sia una conquista dell’urbanistica che una reazione totalitaria da incubo, dipende dai punti di vista. Il concetto, che si deve a un professore della Sorbona, propone quartieri autosufficienti dove si abita si lavora si consumano beni e servizi, tutto entro un raggio di spostamento di un quarto d’ora…

Idee di Città Cristiana Protestante (1926)

La Cristianità Protestante è uno dei fattori determinati della vita americana. Si è corso il rischio reale che questa enorme influenza potesse essere non avvertita in parte nel processo di redenzione delle città, a causa dei difetti di cooperazione tra le varie circoscrizioni, che a volte procedono ciascuna per conto proprio. Fortunatamente si tratta di…

Il «Piano degli Ottagoni» di Ildefonso Cerdà per Barcelona

Quando sentiamo di nuovi progetti sostenibili per la città catalana di Barcelona spesso ci domandiamo perché non si potrebbe sperimentarli tali e quali anche in qualcuna delle nostre grandi o medie città italiane. Cosa certamente possibile oltre che naturalmente auspicabile, ma sempre tenendo conto della singolarità dell’impianto urbano di Barcelona, dove gran parte della città…

Aldo Putelli: un progetto coerente per la città italiana (1992)

Tecnica, democrazia, coerenza Esistono, nella pubblicistica italiana sulle città, molti indizi di un percorso coerente , che oltre le discontinuità dovute a contingenze interne ed esterne alla disciplina urbanistica, ha determinato negli anni della sua prima legittimazione una evoluzione lineare, tanto quanto complessi e contraddittori erano i fenomeni con cui di volta in volta si…

Copenhagen, 1948: il Piano delle Cinque Dita

Nel 1948 Copenhagen avvia il poi celebrato Finger Plan, il «Piano delle cinque dita», così denominato per la forma della futura città che tanto somiglia ad una mano aperta. Alle sue origini una proposta piuttosto radicale elaborata alcuni anni prima da un gruppo di professionisti indipendenti, che nel 1947 sarà poi sottoposta ad un team…

Il «Quartiere dei Venti Minuti» secondo la Town and Country Planning Association

L’idea base di Quartiere dei Venti Minuti affonda le radici nel modello insediativo della Città Giardino delineato a fine XIX secolo da Ebenezer Howard. Con un approccio radicale olistico all’urbanistica per creare spazi di vita salubre, ricca di relazioni sociali, dove la ricchezza prodotta dall’incremento di valore dei terreni fosse mantenuta dentro la collettività a…