John Nolen: La lottizzazione l’organizzazione urbana e l’abitazione (1915)

Parlando in generale, il suolo urbano, dal punto di vista dell’organizzazione spaziale, si può classificare in tre grandi categorie: superfici per l’industria e altre attività economiche; zone per commercio al dettaglio e all’ingrosso; terreni a uso residenziale. Il principale campo di organizzazione dello spazio urbano, che riguarda almeno due terzi del totale della superficie,è quello…

Da centro commerciale a casa economica

Amministrazioni pubbliche a tutti i livelli tentano di accelerare la messa a disposizione di case economiche di cui monta ovunque la domanda. Poche settimane fa l’amministrazione federale ha stanziato nuove risorse per la riconversione di immobili non residenziali in abitazioni. Si pensa soprattutto alla riconversione di uffici, un’idea cresciuta da quando il paese è passato…

Esperimenti di trasformazioni urbane tattico-partecipate

Tutti sappiamo come funziona di solito: si propone qualche intervento di riprogettazione stradale per gestire il traffico. Gli uffici municipali e qualche consulente ci studiano per anni, redigono rapporti in cui si sottolineano sostenibilità, sicurezza, efficienza. Ma con tutto ciò, quel progetto incontra opposizioni frontali nelle assemblee coi cittadini, abitanti che lamentano la cancellazione dei…

Times Square e la comunicazione urbana asettica (2006)

Diciassette anni fa, in una devastante canzone, Lou Reed presentava la 42° Strada e Times Square come il «Dirty Boulevard». Guardando allo stesso posto oggi, dovremmo chiamarlo «passeggio ripulito». Cosa si può dire sulla vita, in questo passeggio ripulito? La cosa importante è che non è tanto male, tanto antisettica, suburbana, come tanti di noi…

Exeter, il Piano di Ricostruzione (1946) di Thomas Sharp

Nella Gran Bretagna del periodo immediatamente successivo alla seconda guerra mondiale si intrecciano numerose idee di «ricostruzione». Quella più nota discende dal lavoro delle tre Commissioni di studio istituite verso la fine degli anni ’30 (sul decentramento industriale, l’esproprio per pubblica utilità, lo sviluppo agricolo) e sfocerà nella politica nazionale delle new town. Ma esistono…

Mitigazioni urbane nel cambiamento climatico

La scelta della mitigazione urbana degli effetti del cambiamento climatico si può articolare su tre ampie strategie: (1) ridurre i consumi energetici trasversalmente tra tutti i settori dall’intervento urbanistico a quello sulle infrastrutture; (2) elettrificare e convertire a zero emissioni; (3) migliorare l’immagazzinamento di carbonio attraverso verde e acque urbane, che offrono anche altri vantaggi.…

Kevin Lynch: Piano e progetto della città percepita (1968)

Cosa significa un buon aspetto esteriore? Il nostro primo problema è se l’aspetto di un territorio abbia importanza per gli abitanti, e come si possano adottare criteri di giudizio su cosa sia meglio o peggio. Le sensazioni che definiscono i limiti della nostre capacità biologiche — fa troppo caldo, o troppo freddo, o c’è troppo…

La città del dopo pandemia

Treni e autobus che passano quasi vuoti, i pendolari troppo spaventati per salirci. Le grandi imprese di punta che scappano dal centro città perché, dicono, non sanno più che farsene di quei costosi spazi a uffici. Mentre anche i dipendenti si spostano verso il suburbio o ancora più lontano, alla ricerca di condizioni abitative e…

Stradella: idiotismo dell’urbanistica rustica (2008)

A volte anche nella nostra provincia italiana (intendendo l’Italia come profonda provincia d’Europa) si parla di concetti come aree metropolitane, sviluppo suburbano o addirittura esurbano … ma poi si scopre che è tutto uno scherzo. E dai! Queste sono cose americane, magari inglesi, o francesi, ma “da noi” non succede. Ed è vero, sacrosanto, giuro:…

Per un vero ritorno alla «normalità urbana»

Le emergenze da qualunque tipo di evento socialmente traumatico, che si tratti di catastrofi naturali, emergenze industriali o, come oggi, mutazioni della natura indotte da attività umane che producono pandemie, significano stravolgimenti dello spazio: funzioni prima considerate indispensabili che perdono qualunque senso, e nuove che si impongono, secondo criteri che possono apparire a dir poco…