Gli scienziati pazzi del neoliberalismo

Ci sono colossali stupidaggini che si presentano in buona o malafede come pensate di «puro buon senso», e altre che addirittura vanno oltre quella sciocca vaga intuizione iniziale, costruendoci su un intero sistematico universo, che poi diventa ancora più difficile da mettere in discussione. Un esempio è quello di chi vuole sempre «ricongiungersi alla natura»,…

Nota di assestamento sulla demotorizzazione

È certamente vero che, enfasi a parte, né in Italia né altrove si stiano massicciamente riscoprendo tradizioni ciclistiche. La grossa novità sta invece nell’avanzare molto sottotraccia del processo di generale demotorizzazione, ricerca, esperimenti, vaghe e sfumate notizie dai «mercati» (pur piene di incredibili contraddizioni per non allarmare gli investitori). L’allontanamento dal dogma del mondo ruotante…

Perché piantare più alberi?

Non c’è bisogno di essere Qui Quo Qua, per avere la passione degli alberi, sognare di farci sopra la classica casetta dove salire per stare un po’ fuori dal mondo, o semplicemente arrampicarsi, appendere l’amaca, guardare tirando un sospirone di sollievo. Viene così, istintivo, così come viene spontaneo apprezzare ogni iniziativa per moltiplicarli, gli alberi,…

La città? Roba da vecchi

Con buona pace dei cantori nostalgici di qualche improbabile arcadia, non c’è nulla di più sano della città. Soprattutto nel senso che, diciamo più o meno dalla fase matura della rivoluzione industriale in poi, l’ambiente urbano, la salute, i servizi, e le stesse conoscenze prodotte dall’ambiente stimolante della città, hanno fatto sì che ci si…

La metropoli post-petrolifera spiegata alle casalinghe

Spesso inseguendo piccoli progetti personali scambiati per il mondo intero, finiamo per farci sfuggire sino a che punto tutto si tiene, e quanto cose a prima vista ineccepibili, o superficialmente sgradevoli, guardate da un’altra angolatura cambino valore. I nostri stili di vita quotidiani ne sono un esempio perfettamente calzante, dato che ne proiettiamo inconsapevolmente (e…

Agricoltura urbana fluttuante

Il futuro è dell’innovazione, su questo non ci piove. E per le aree urbane l’autentica innovazione del terzo millennio è quella post-tecnologica che indica un ritorno ad equilibri meno pericolosi fra aspetti naturali e manufatti a uso abitativo o produttivo. Il che non significa certo rinunciare ad alcun vantaggio in termini di qualità, ma anzi…

Caratteri operativi dell’intercomunalità comprensoriale in sede di pianificazione territoriale (1957)

Si può esaminare l’intercomunalità sotto due aspetti differenti: come fatto accidentale e peculiare di raggruppamenti discontinui di comuni e l’intercomunalità come necessità dimensionale di una misura intermedia fra unità comunale e unità regionale. Il primo punto di vista conduce evidentemente alla ricerca di procedure e organi amministrativi atti a risolvere omogeneamente singoli casi e singoli…

Ci vuole un’urbanistica bestiale

Immaginiamoci: siete un ministro responsabile per l’edilizia e le trasformazioni territoriali di uno stato pieno di problemi urbani, primo fra tutti quello dello slum terrificante che tutto ingoia, quello africano tremendo, che popola gli incubi di chiunque se ne sia occupato anche solo per un istante. E che fate, dalla vostra poltrona ministeriale? Un grande…

Lo sprawl ruspante della padania

Dalle Stelle (e Strisce)… Smart Growth. Per dirla col sito dell’American Planners Association: «un modo di dire che sta dappertutto, in bella vista, dentro a conferenze, colonne di giornali, libri, legislazioni statali, piani regolatori e ordinanze di zoning. Evoca forti emozioni, pro e contro, e tutti sembrano avere l’esclusiva riguardo al suo significato, da dove…

Spazio pubblico, spazio privato: questo è il problema!

Ogni tanto sembra di non capirci più nulla, fra le contraddizioni incrociate di chi nelle cose urbane predica benissimo ma razzola pessimamente, a partire da quegli «amici dell’ambiente» assai poco propensi a guardare oltre il proprio naso. Escludiamo ovviamente da subito le persone che con la scusa di tornare alla natura paiono del tutto ignare…