Un Sentiero sugli Appalachi (1921)

Nota del traduttore Chi siamo, dove andiamo, cosa vogliamo? Sembra un dilemma degno del migliore Snoopy, nel bel mezzo della sua notte buia e tempestosa, e invece è una domanda che forse bisognerebbe farsi più spesso. Una domanda in buona parte alla base del singolarissimo «progetto di pianificazione regionale» di Benton MacKaye proposto di seguito.…

Verde pubblico e distanza sociale

Che fare quando si vedono persone in uno spazio pubblico all’aperto o in un parco, quando secondo i criteri di distanza dovremmo perlopiù restare a casa nostra auto-isolati? Che equilibrio cercare tra i nostri diritti quotidiani ad attività in qualche modo collettive e il rischio? Con chi e in che modo ci possiamo incontrare fuori…

Scenari di esaurimento della superficie calpestabile sotto i piedi

Quando si parla di degrado ambientale le immagini che spontaneamente si presentano sono quelle di fiumi inquinati, nuvole di fumi puzzolenti, specie animali e vegetali estinte o a rischio, ecatombi sanitarie e sociali. Acque dove non si può più pescare, nuotare, e figuriamoci bere o irrigare, e irrigare campi già compromessi da urbanizzazione e inquinanti…

Materiali naturali da costruzione urbana

Quando si dice che la città contemporanea deve allontanarsi dagli schemi meccanici del passato, risultati sia lacunosi per la qualità abitativa e l’economia, che micidiali per l’ambiente, si intendono varie cose. La prima in assoluto, è che la naturalità non va ricercata di sicuro nel modo classico della fuga centrifuga, in quell’immergere dentro la campagna…

Il bosco urbano e l’urbanistica (1926)

Quello che chiamo bosco della città non è affatto una pura teoria, né qualcosa semplicemente adottato con successo solo in Europa, in situazioni economiche e stili di vita diversi. Si tratta invece di qualcosa di radicato anche in America, che vale la pena prendere in seria considerazione per introdurlo nella pianificazione urbana corrente. Se consideriamo…

C’è verde e verde, parco e parco

Capita spesso di essere piuttosto perplessi davanti al grande consenso che suscitano certi progetti a dir poco stravaganti molto di moda di questi tempi. Progetti che in pratica sottraggono spazio pubblico reale o potenziale, cancellano ambienti aperti, caricano di funzioni magari di qualche impatto le strade e in generale la città, ma la cosa sembra…

La monetizzazione del verde urbano

Bisogna sempre distinguere tra fini e mezzi, perché confonderli porta solo guai, come coi famosi workholic tanto intenti a sciogliersi del tutto dentro il puro frenetico attivismo lavorativo, da cancellare completamente il motivo vero per cui avevano cominciato, e cioè la gratificazione del lavoro, monetaria e non monetaria. E del resto, parlando di monetario e…

I lampioni dell’eterna primavera

Se si parla di far tornare la natura in città, o comunque di rafforzare la presenza degli elementi naturali in città, di sicuro è impossibile non considerare almeno un preventivo giudizio su quali aspetti naturali, e in che misura lasciarli liberi di fare il proprio corso altrettanto naturale. Insomma dovrebbe essere almeno chiaro se vogliamo…

Un albero (come un uomo) non è un dato statistico

Per ogni albero tagliato nell’ambito del nuovo grande progetto di modernizzazione, ne verranno piantati dieci nuovi in loco, e altri cinquanta collocati in grandi parchi altrove. Quante volte abbiamo sentito cose del genere? Probabilmente moltissime volte, in pratica in qualunque occasione di progetti come strade, metropolitane, o interventi di riassetto del territorio dopo qualche evento…