Masochisti di Tutto il Mondo Unitevi (almeno non fatevi del male tra voi)

(parte prima) Col superamento della società fordista non sono venute meno le visioni del mondo che ne avevano accompagnato l’avvento. Leggendo Hegel in funzione dell’interpretazione del nostro tempo, si ha la netta impressione che alcune figure da lui utilizzate, sebbene poi riprese da Marx nella logica del superamento delle contraddizioni sociali, siano in qualche caso…

Congestione da traffico: qualche spunto per intervenire

Partiamo dalla raccomandazione di un approccio equilibrato e articolato, per ridurre la congestione da traffico, che comprenda sempre molti ambiti: politiche, programmi, progetti, flessibilità, scelte, ricerche. Perché è chiaro che anche cospicue risorse investite sinora non hanno saputo dare risultati soddisfacenti, visto che le regioni urbane hanno comunque molti più problemi di quanti ne vorrebbero,…

Patologia della città: orario di lavoro, trasporti, tempo libero (1974)

Ciascuno dei tre temi intrecciati in questo scritto (orario di lavoro, trasporto, tempo libero) ha una propria ambivalenza: rappresenta una necessaria realizzazione dell’uomo moderno e provoca una particolare patologia. L’orario di lavoro eccessivo, o distribuito in turni malsani, determina fatica psicofisica ed è concausa di molteplici malattie e traumatismi1. Desoille e Le Guillant hanno riassunto…

La gentrification dei cervelli

L’introduzione delle macchine nei processi del lavoro umano, via via a sostituire sempre più mansioni fino a quella che chiamiamo correntemente automazione (ovvero una intera fase di lavoro svolta senza interventi diretti da parte di esseri umani), ha notoriamente e puntualmente un duplice effetto. Il primo e fondamentale è quello di «liberare» da quelle particolari…

Automazione e Localizzazione (il lavoro e la città)

È piuttosto noto che lo slogan identitario degli agenti immobiliari riecheggia sulle tre categorie di «Location – Location – Location». Ovvero che tutto il valore alla fin fine si risolve nella posizione relativa del bene scambiato, e non certo delle sovrastrutture qualitative complementari che gli si possono comunque appioppare per buona misura, e che di…

Contrordine compagni: la città giardino già ce l’abbiamo

A volte gli elenchi possono apparire banali e noiosi, e a volte lo sono pure, se proposti con la medesima pedante prevedibilità di una tabella recitata come un rosario, nello stile di quegli «studiosi» rigurgitanti statistiche senza averle ben metabolizzate, e che infatti non aprono il campo ad alcuna conclusione conseguente. Però, gli elenchi hanno…

Spazi e comportamenti sono una cosa sola

Una delle cose più orrende dei nostri tempi è la polarizzazione, tutto di qua, tutto di là, metteteci insieme la divergenza tra valore d’uso e valore di mercato, e si sarà già formato un quadro essenziale di quel che variamente (e con varie, spesso folli, valutazioni persino etiche) oggi si suol definire gentrification. Ovvero spazi…

Urbano: ogni giorno, ogni ora

Le mille luci della città è un modo di dire così comune e diffuso, che non ci facciamo mai troppo caso, e invece dovremmo perché si tratta di un punto chiave per capire il senso del nostro futuro. Ovvero: se c’è qualcosa di assolutamente e visceralmente caratterizzante sono quelle lampadine accese. L’immagine dell’onesto contadino traviato…

Mobilità dolce e lavoro metropolitano

Spesso i teorici della città terzo millennio ribadiscono come il futuro delle economie locali stia nella conoscenza, meglio ancora se nella conoscenza di secondo grado, quella che produce idee in grado di riprodursi in idee di gerarchia inferiore, e così via. Forse è anche giusto rispondere così alle indirette aggressioni dei tradizionalisti dello sviluppo che…

Megalopoli e biodiversità

Che rapporto esiste tra una più attenta tutela delle superfici coltivabili da una inopinata espansione urbana, e il fatto che un punto vendita centrale di una catena di distribuzione inizi a tenere aperto il piccolo supermercato tutta notte? Ovvero cosa lega due cose che pare c’entrino meno dei cavoli a merenda? Invece c’entrano, c’entrano, almeno…