Urbanistica a Genova tra le due guerre mondiali: una «Bibliografia Ragionata»

«Il Parco della Rimembranza e il Monumento ai Caduti in Guerra», Il Comune di Genova, 30 aprile 1923 «La Civica Amministrazione si è … preoccupata … di provvedere a commemorare degnamente i Caduti con un’opera d’arte monumentale. Le difficoltà che si presentavano alla risoluzione del problema erano diverse e di vario ordine, e riguardavano tanto…

Peter Hall: Teoria marxista e pianificazione urbana (1988)

«È necessaria una nuova teoria per superare la distanza tra le idee di città attuali e lo spazio fisico-sociale a cui dovrebbero applicarsi»1 e il problema apparirà più evidente qualche anno dopo, quando la battaglia intellettuale urbana vedrà il ritrarsi delle truppe del positivismo logico e la discesa in campo in loro vece dei marxisti.…

Stradella: idiotismo dell’urbanistica rustica (2008)

A volte anche nella nostra provincia italiana (intendendo l’Italia come profonda provincia d’Europa) si parla di concetti come aree metropolitane, sviluppo suburbano o addirittura esurbano … ma poi si scopre che è tutto uno scherzo. E dai! Queste sono cose americane, magari inglesi, o francesi, ma “da noi” non succede. Ed è vero, sacrosanto, giuro:…

Amministrare l’urbanistica in Gran Bretagna e nel mondo oggi (1911)

Prima di entrare nel vivo della discussione vera e propria di questa sessione pomeridiana, vorrei premettere alcune note del tutto personali, innanzitutto esprimendo il vivo piacere che provo in quanto cittadino britannico per essere qui in America, e partecipare al dibattito sul movimento urbanistico. Si tratta, come ha già osservato prima di me nel saluto…

Urbanistica in un centro urbano piccolo o medio (1911)

  Mi occupo qui di centri minori, villaggi o cittadine con una popolazione che può andare da 2.500 a 25.000 abitanti, magari anche 50.000 persone. Ci sono parecchi equivoci sul senso dell’urbanistica, ma nessuno è più lontano dalla realtà come quello che la ritiene applicabile soltanto su città di grandi dimensioni. A dire il vero…

Padova e la formazione della cultura urbanistica italiana nel periodo tra le due guerre

Premessa È pressoché impossibile parlare di dibattito urbanistico italiano nel periodo tra le due guerre senza un costante riferimento alla questione dei centri storici, alle vicende che con vario svolgimento contrappongono «sventratori» e «cultori dell’arte». Ciò è particolarmente vero per Padova, dove il dibattito teorico si confronta con questioni reali, con quello che ne segue…

Il piano urbanistico di Amsterdam (1936)

Poche città europee possono vantare un’evoluzione più interessante dal punto di vista urbanistico, da quello della bellezza della località geografica e di una planimetria attraente, della capitale olandese. La sua posizione alla confluenza dell’Amstel con lo Y, un ampio canale che collega il fiume al mare, è stato uno dei numerosi fattori che hanno contribuito…

Organizzazione di un quartiere per unità di vicinato (1932)

La correlazione tra un abitante di un alloggio e la città o la regione metropolitana, è certamente diversa da quella col quartiere in cui vive. Una dimensione, quella del quartiere-vicinato, che può corrispondere a pochi isolati, a un complesso unitario più ampio, a volte a una intera piccola cittadina, comunque a un’area che tendenzialmente costituisce…