Così la «Milano Underground» (1992)

«Il mondo dei fabbisogni e quello delle tecnologie non hanno fatto gli stessi passi avanti: la casa si è evoluta, la città no». Giuseppe Villoresi – ingegnere e urbanista, esperto di sottosuolo, promotore e presidente del Cocis (Comitato città sotterranea), associazione che da sei anni lavora su questo tema – si affaccia alla finestra che…

Città che consumano (e risparmiano) energia

In quanto luogo per antonomasia della concentrazione di tutto quanto di prettamente umano esiste, la città concentra anche consumo di energia, drenandone da un bacino sempre più vasto man mano si perfezionavano i mezzi di trasporto, e crescevano le attività (diverse dalla pura abitazione e servizi) in grado di consumarla. L’immagine più semplice che esemplifica…

Pedonalizzatori della domenica

Va da sé, che lo stesso concetto di pedonalizzazione coincide con la fase matura e moderna delle forme di mobilità meccanica non pedonale. Il cui antenato per quanto riguarda le linee generali è da ricercarsi soprattutto nella cultura conservazionista (guarda caso contemporanea all’emergere del culto dell’automobile) contro gli sventramenti urbani diffusi, di cui individuava i…

Paradigmi e Paracarri sul territorio

Ogni tanto capita di rivedere, abbastanza tristemente, svolgersi un copione noto davanti agli occhi, e sapere già in anticipo che non ci si può far nulla: va così perché a quanto pare deve per forza andare sempre così. Punto. Si prova stancamente ad avvertire i nuovi protervi protagonisti di quello che secondo loro è uno…

… e cammina cammina, arrivarono in città (o no?)

Spesso critici letterari e non dividono la fantascienza secondo due categorie: quella degli sviluppi davvero coerenti e anticipatori, e quella quasi caricaturale che infila a forza delle innovazioni senza cambiare davvero il contesto. Mentre invece quello cambia eccome, anche quando non si era per nulla previsto, o non si vuole affatto riconoscere il turbine di…

Diciamocelo: è la bicicletta che ucciderà il pianeta!

Pare certamente positivo che, in fondo seguendo virtuosamente e per l’ennesima volta l’intuizione di Jane Jacobs e non solo, l’interesse a proposito delle città si sia spostato abbastanza chiaramente da un approccio monolitico sulle immobili pietre (in senso lato, ovvero tutto ciò che interessa quasi solo architetti e ingegneri), giusto con qualche propaggine economica-sociale, a…

I semafori sono una boiata pazzesca

In principio c’è un orologio, e la sua capacità di trasformare il flusso continuo del tempo in un regolare tic-tac, suddividendo l’eternità in comode porzioni uniche aggregabili a piacere. Gran cosa, potersi così liberare dall’incombere di un destino ineluttabile, quel tempo eterno che ci schiacciava, e la macchina a ingranaggi che iniziava a scandirlo in…

L’essere umano al centro della mobilità urbana

A volte gli elenchi sono obbligati, e come si sa negli elenchi in qualche modo c’è sempre qualcosa al primo punto, e poi al secondo eccetera, tecnicamente funziona così. Però assai meno tecnicamente si stabiliscono delle gerarchie, degli ordini di importanza, ed è avvenuto e avviene nelle funzioni urbane coi loro obiettivi e qualità spaziali.…

La privatizzazione virtuale di spazi e flussi

Cosa occorre per far sì che si sviluppi e prosperi una mobilità urbana ciclabile? I pareri paiono universalmente abbastanza concordi su questo punto, per esempio per quanto riguarda le infrastrutture necessarie, che certamente ci devono essere, efficienti, ma non pietrificate su un unico modello, perché non c’è un ambiente unico e identico, non c’è produzione…