È il mercato (edilizio), baby?

La domanda e l’offerta di qualcosa, un po’ come tutto il resto, si possono leggere in vari modi. Le due grandi famiglie in cui si può ricomporre lo schema di lettura si riassumono più o meno in: interpretazione ideologica, interpretazione sintomatica. La prima tende in un modo o nell’atro al dogmatismo, al naturalismo, a dire…

Cus-Cus Taragno (Eresie Orobiche del Terzo Millennio)

Si sa che la megalopoli è un grande melting pot: etnie, sostanze inquinanti, abitudini alimentari, affiliazioni politiche. Tutto scorre mescolandosi su e giù per i rivoli dei corsi d’acqua, dei nastri d’asfalto, dei binari e dei cavi in fibra ottica. E tutto cambia, a volte in meglio. È un miracolo possibile anche con Salvini &…

Il chilometro zero dell’agricoltura urbana globalizzata

Quando si parla di bacini alimentari locali, di sistemi autosufficienti, si finisce sempre per scontrarsi fra due opposte percezioni del tema. C’è quella più tradizionalista (usiamo questo termine in senso lato), spesso coincidente con certi deviazionismi commerciali ridicolmente settoriali ma imperanti, che guarda a un improbabile passato davvero autosufficiente, sia per le colture, sia per…

Le vere prospettive per l’auto del futuro

Lo diceva anche Albert Einstein, tutto sommato piuttosto portato alle teorie, che il rapporto fra congetture e verifiche è assai più intricato di quanto non si pensi di solito noialtri semplicioni. Soprattutto quando il semplicionismo non è tutto farina del nostro sacco, ma ampiamente indotto dalla disinformazione pilotata. Pensiamo alla cosiddetta driverless-car: da tempo si…

Mens sana in quartiere sano

Partiamo dall’estremità opposta, e riflettiamo un istante sul luogo che dovrebbe essere il massimo della salute, e invece non lo è particolarmente o non lo è affatto, ovvero il suburbio. Eppure è verso la bassissima densità urbana che, sulla base di constatazioni forse un po’ datate ma innegabilmente basate su dati scientifici, si indirizzavano e…

Figli delle Città

C’è uno stereotipo consolidato, che attraversa l’immaginario e la fiction da parecchi decenni: il ragazzino di campagna in fondo buono, anche se magari monello; quello di città malevolo e vizioso, o quando va proprio bene un perlomeno po’ viziato e malaticcio. Ognuno se li immagini come vuole, questi antenati o protagonisti della devianza urbana simil-punk,…

Spazialismo reazionario o progressista

Si ascoltano spesso chiare esplicite a addirittura programmatiche, le sparate «religioso-naturaliste» soprattutto della mediatica destra americana, ma in fondo allargabili a tutte le analoghe ideologie e movimenti del mondo. La panoplia di argomentazioni dell’internazionale reazionaria è un po’ come l’amato (da loro) sistema tolemaico, dove tutto gira attorno a un unico motore immobile, e quindi…

Il killer della porta accanto

Certe zone semirurali evocano ancora aromi di latte, lontane fattorie, la linee curve delle alture che caratterizzano i paesaggi e segnano i margini dell’area coltivata più intensamente, e così è anche come le percepiscono abitanti e visitatori. Invece nella situazione attuale, pur con le a volte bassissime densità edificate, i caratteri dominanti sono di fatto…

Spazio pubblico: alcune considerazioni

Private faces in public places Are wiser and nicer Than public faces in private places (W.H. Auden, 1932) Fools’ names, like fools’ faces, are often seen in public places (tradizionale proverbio inglese) Si potrebbe citare in apertura l’ennesima polemica internazionale tra favorevoli e contrari ad una delle tante leggi per contenere i flussi migratori. Si…