Prostituzione sul territorio: la company town volontaria

C’è un percorso abbastanza classico ma forse poco praticato, nella pur ricca e articolata critica alle «teorie dello sviluppo locale» praticate e predicate dai più noti guru del settore, quelli che secondo la moda odierna anche per quell’aspetto apparentemente assai poco spettacolare dell’esistenza riescono comunque a dar spettacolo, radunando folle e vendendo libri manco fossero…

La collina degli eretici: dove il suolo agricolo vale più dei metri cubi

Qualche anno fa mi chiesero di recensire un film su un territorio urbano-rurale particolare, quel distretto delle Langhe al tempo stesso campagna ricca dove il suolo delle vigne parrebbe inattaccabile da certa modernizzazione stracciona urbanizzante a vanvera, ma dove in modo strisciante si iniziavano comunque ad avvertire strane spinte, in bilico tra conservazione e sviluppo,…

Aerotropoli e la patacca dell’utopia urbana tecnologica

Premessa Di questi tempi, come accade ahimè troppo spesso, la stampa italiana scopre con notevolissimo ritardo e altrettanto notevole superficialità la company town aeroportuale inventata da un consulente aziendale per promuovere gli interessi propri e di qualche impresa del settore, oltre che degli speculatori che sempre le grandi trasformazioni territoriali si tirano appresso. Come dovrebbe…

La città è la sua regione urbana

Quando si accusano certi conservazionisti a senso unico di non aver capito nulla delle città che vorrebbero «tutelare», non si sta certamente facendo un discorso di stile, estetizzante, e neppure provando ad aggiungere valori sociali alle loro idee, che certamente non hanno nulla da imparare in questo senso: il conservazionista, in altre parole, non è…

E il suburbio si fece città, davvero?

C’è un aspetto che tutti i cultori dello sviluppo locale più o meno basato sul «dov’era com’era», specie in aree di progressivo spopolamento e impoverimento, colgono molto vagamente, sempre che se ne accorgano nel loro entusiasmo: quel com’era dov’era fa in qualche modo parte del cocktail della crisi, a volte ne è anzi la componente…

Dismissione economica suburbana

Tutti sappiamo più o meno cosa sia un processo di obsolescenza programmata, quella cosa che tutti negano, che formalmente sarebbe pure illegale, ma che si pratica a man bassa e anzi pare la cifra portante del nostro sistema consumistico. Al punto che non c’è neppure bisogno di inventarsi le tremende diavolerie «fisiche» pure a volte…

Programma di sviluppo, non «progetti periferie»

È curioso, ma forse non più di tanto, che attribuendo alla «cultura della città razionalista» determinati complessi e quartieri, ci si scontri puntualmente con gli sguardi di compatimento degli architetti e critici puristi: ma no, ignorante cretino, guarda che il vero razionalismo sta là, non qua. Dove il «là» quasi sempre sta a significare terrificanti…

Politiche di assetto territoriale (1966)

Unità dei problemi economici ed urbanistici Nell’impostazione del problema dell’assetto territoriale, il programma 1965-69 parte dal presupposto di una fondamentale unità dei problemi urbanistici ed economici del territorio; e dalla conseguente esigenza che le politiche rivolte a risolverli siano reciprocamente e intimamente connesse. Gli squilibri economici tra le regioni di uno stesso Paese e il…