Aldo Putelli: un progetto coerente per la città italiana (1992)

Tecnica, democrazia, coerenza Esistono, nella pubblicistica italiana sulle città, molti indizi di un percorso coerente , che oltre le discontinuità dovute a contingenze interne ed esterne alla disciplina urbanistica, ha determinato negli anni della sua prima legittimazione una evoluzione lineare, tanto quanto complessi e contraddittori erano i fenomeni con cui di volta in volta si…

Architettura e Urbanistica (1925)

Quali sono precisamente le relazioni dell’architettura con l’urbanistica? In che modo gli architetti possono contribuire a dar forma alle città? Una questione spesso discussa nelle riviste di settore ma a cui non sembra da diversi punti di vista essere stato risposto chiaramente. Diciamo comunque subito che la domanda è un prodotto della nostra epoca. Un…

Kevin Lynch: Piano e progetto della città percepita (1968)

Cosa significa un buon aspetto esteriore? Il nostro primo problema è se l’aspetto di un territorio abbia importanza per gli abitanti, e come si possano adottare criteri di giudizio su cosa sia meglio o peggio. Le sensazioni che definiscono i limiti della nostre capacità biologiche — fa troppo caldo, o troppo freddo, o c’è troppo…

L’Architetto che ama lacci e laccioli a sua insaputa

Ogni qual volta si solleva da vari punti di vista la questione degli alloggi della casa economica o anche in senso lato dello sviluppo urbano, o della sicurezza o altre tematiche strettamente connesse alla forma degli spazi pubblico-privati, puntuale arriva il noto o meno noto architetto progettista che dopo breve premessa cita le meraviglie del…

Lodo Meneghetti: Dal cucchiaio alla cittadinanza

A partire da un’idea di spazio la biografia e la riflessione personale si fondono nell’evoluzione sociale, politica, culturale del Paese attraverso alcune fasi significative del ‘900 La figura dell’architetto integrale compare in Italia nel secondo decennio del secolo scorso, in un conteso nazionale che da un lato si caratterizza per la relativa arretratezza culturale e…

La Vela di Scampia e il metodo del progetto modernista

Quando alle tre del pomeriggio del 15 luglio 1972 le prime cariche di dinamite facevano crollare l’edificio razionalista del complesso popolare Pruitt-Igoe di St. Louis, progettato nel 1954 da Minoru Yamasaki (poi autore per esempio delle Twin Towers di Manhattan) come quartiere modello della futura società industriale urbana americana, il progettista e critico Charles Jencks…

Arredo antiurbano disperso sul territorio

Ogni tanto, ritmicamente da almeno una ventina d’anni, spuntano qui e là convegni di conventicole locali e meno locali, con titoli a volte mascherati a volte piuttosto espliciti, dove mescolando vetero e neo logismi si sovrappongono assai indebitamente concetti dalla land art, all’architettura-o ingegneria infrastrutturale, al paesaggio, qualificandoli dentro il grande contenitore delle «Risposte alla…

Laguna Verde: il Sigillo di Settimo?

Nota: questo articolo è stato scritto nel 2008, ed evidentemente nel tempo le specifiche questioni locali possono essere parecchio cambiate. Rimane valido il criterio interpretativo di questi megaprogetti calati dall’alto e puntualmente proposti (da alcuni addirittura politicamente condivisi) come strategie di sviluppo. Di cosa non si è mai capito  Si legge sui giornali che, bontà…

Chiedere «meno cemento» è urbanistica progressista?

Buona parte delle battaglie locali di comitati e associazioni di abitanti ha l’obiettivo di impedire o ridurre le trasformazioni edilizie, intese come quantità di metri quadrati e metri cubi destinati a funzioni urbane. Anche buona parte delle motivazioni specifiche addotte da questi gruppi si può riassumere nella «conservazione della qualità» del quartiere, o zona, o…

Il co-housing di mercato e il complesso di Peter Pirla

Non c’è nulla di più fastidioso che l’essere tormentato da rumori molesti quanto inutili, come una fragorosa partita di pallone giocata in cortile, quando nell’arco di pochi metri esiste (pagata dal contribuente cittadino) un’inflazione di spazi alternativi, attrezzati o ufficiosi, in cui consumarsi tirando calci e urla, senza scocciare nessuno. Più fastidioso ancora, come accade…